Architettura, Arte, Fotografia, Viaggi

La cripta affrescata di Masseria Jesce

masseria_jesce_cripta (1)Proseguo il fotoracconto della visita a Masseria Jesce di domenica scorsa, soffermandomi stavolta sulla cripta affrescata. Le pitture murali raffigurano diversi cicli di santi: i più antichi sono stati dipinti nel XIV secolo e attribuiti a Giovanni da Taranto, i più recenti risalgono al XVII secolo e sono opera di Didaco de Simone.

Ribadisco quanto ho scritto nel post precedente: la visita guidata organizzata dal FAI a Masseria Jesce ha talmente superato le mie aspettative, che nonostante il poco tempo a disposizione (bisognava riprendere la navetta per tornare ad Altamura), ci saranno altri post e altre foto!

Standard
Architettura, Fotografia, Viaggi

Alla scoperta di Masseria Jesce

masseria_jesce_italy (5)

Masseria fortificata, azienda agricola, villaggio rupestre con annessa cripta affrescata (di cui parlerò in un altro post), probabilmente un casale le cui origini affondano nell’antica Sublupatia segnata nella Tabula Peutingeriana: questa vera e propria stratificazione architettonica, storica e sociale si trova a pochi km da Altamura, in Puglia, e si chiama Masseria Jesce. La Via Appia si snoda placidamente lungo la campagna pugliese rasentando il confine con la Basilicata, tutt’intorno è un susseguirsi di insediamenti rupestri e masserie fortificate che spesso coesistono nello stesso spazio.

masseria_jesce_italy (7)Sabato 14 e domenica 15 è stato possibile visitare Masseria Jesce grazie a un’apertura straordinaria organizzata dal FAI. La masseria, nel suo aspetto attuale, risente dei restauri eseguiti alla fine del XVII secolo, ma il nucleo originale risale a quello precedente.

In tutta l’area sono stati rinvenuti insediamenti e reperti risalenti al I millennio a. C. che ci fanno ben capire l’importanza archeologica di questo angolo di terra a cavallo tra le province di Bari, Taranto e Matera. Gli studenti del Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura si sono dimostrati assolutamente all’altezza del ruolo di ciceroni, senza incappare nella fin troppo scontata ripetizione “a pappagallo” a cui ho assistito altrove in questi anni.masseria_jesce_italy (4)

Una menzione speciale dunque per questi ragazzi che, soprattutto nella spiegazione degli affreschi della cripta e della struttura superiore appartenente al cosiddetto piano nobile, mi hanno piacevolmente sorpreso per preparazione e sicurezza. Complimenti a parte, la visita ha superato di gran lunga le mie aspettative e urge un nuovo sopralluogo!

Standard

2016-13-5--22-07-46

Fotografia

Differenze

Immagine
Architettura, Fotografia

Lungo la Via Traiana: Masseria Tavernola

2016-13-5--09-55-49Primo pomeriggio, la campagna andriese è attraversata da auto e mezzi agricoli: ci troviamo lungo la S.P. 30 che collega Corato a Canosa di Puglia. Lungo questo tracciato che ricalca la più antica Via Traiana, sorge il sito di Masseria Tavernola.

IMG_6241Via Traiana da queste parti è anche sinonimo di Via Francigena, vale a dire l’itinerario seguito dai pellegrini diretti in Terra Santa, salpando dal porto di Brindisi. Masseria Tavernola oggi è ridotta un rudere alla mercé di cittadini indegni che l’hanno trasformata in discarica a cielo aperto.

IMG_6178Una targa ci ricorda del restauro avvenuto nel 1890, quindi un tempo c’era qualcuno che aveva a cuore questo sito: poi cosa è cambiato? Scendo dall’auto e inizio a guardarmi intorno poiché recentemente ho avuto a che fare con un branco numeroso di cani randagi.

Alla fine, gli unici esemplari a quattro zampe che presidiano il sito sono due piccoli cani meticci. Sembrano due volpini, alla fine sono anche simpatici e non abbaiano, limitandosi a guardarmi con circospezione.

C’è una porta aperta, ricordo di aver visto su un libro le immagini di un locale con la volta a botte e infatti mi sporgo per avere conferma che si tratti di quello. Dentro c’è un buio pesto e la foto non è venuta affatto bene nonostante il flash, ma provando a schiarirla si può notare la struttura del vano.

L’accostamento tra edificio abbandonato, immondizia sparsa ovunque ed automobile parcheggiata potrebbe destare sospetti, quindi ho scattato le foto senza prendermela eccessivamente comoda. Anche questa perlustrazione ha finito per lasciarmi l’amaro in bocca come per il sopralluogo all’area archeologica di Santa Barbara: visto che non c’è l’interesse a rivalutare questi siti, almeno le foto valgano da denuncia e monito.

Standard
Fotografia

Solamente un mucchio di pietre

IMG_6215L’Italia potrebbe vivere di turismo 365 giorni all’anno, eppure ci sono luoghi completamente abbandonati a se stessi. Le foto si riferiscono ai resti dell’insediamento di età peuceta e romana di Santa Barbara, in territorio di Andria.

C’è differenza tra un mucchio di pietre e un’area archeologica? La domanda non è frutto di follia improvvisa, non vi preoccupate, ma di una amara constatazione.

IMG_6216Viaggiare in Puglia per me vuol dire anche andare alla scoperta di posti dimenticati, avventurarmi senza indugi dopo aver letto qualcosa di interessante su alcuni libri e verificarne il contenuto recandomi di persona nei luoghi descritti. La via Traiana è lì vicino storpiata, asfaltata e ridotta a “banale” strada provinciale, quando invece andrebbe opportunamente segnalata per rispetto nei confronti della sua enorme valenza storica.IMG_6238

All’escursionista della domenica come me, quindi, non resta che una semplice scampagnata fotografica alla ricerca solamente di un mucchio di pietre, facendomi strada tra l’erba alta fino a mezzo metro.

Standard

2016-09-5--21-50-04

Fotografia

Vecchi amici

Immagine
Fotografia

Ospitalità

IMG_6361 (2)Mani che offrono del cibo, lo preparano muovendosi a memoria per assecondare il colpo di genio, l’idea improvvisa di chi sa sempre inventare qualcosa con gli ingredienti a disposizione. Qui non c’è sazietà che tenga, non esiste un limite ma solo l’obbligo assoluto di mangiare tutto quel che c’è.

IMG_6363A tavola si misura l’ospitalità di chi, dimenticando per una giornata i propri impegni, dedica tutto se stesso per far apprezzare i profumi e i sapori della sua terra.

Standard
Fotografia, Viaggi

Viaggiare in Puglia: la mia invasione digitale

Ieri è terminata la IV edizione di “Invasioni digitali”, un’iniziativa organizzata in tutta Italia che coniuga la passione per la cultura, la fotografia e la condivisione delle esperienze vissute. Muniti di fotocamere, smartphone e tablet, i partecipanti hanno avuto l’unico compito di immortalare i luoghi, i paesaggi e gli scorci più emozionanti, per poi condividerli in tempo reale sui social network.

Dato che mi trovo in Puglia, ho partecipato all’evento organizzato dalle Pro Loco di Corato, Ruvo di Puglia e Bisceglie. La giornata si è sviluppata seguendo anche un fil rouge che ha accomunato le tre località in questione: la via Francigena, ossia il cammino che da Carterbury porta i pellegrini a Roma e infine a Gerusalemme.

In Puglia, la via Francigena ricalca anche il tracciato dell’antica via Traiana, vale a dire una delle più importanti vie di comunicazione realizzate dall’uomo. Essa aveva come punto di partenza la città di Benevento e come punto d’arrivo la città di Brindisi.

Bombardando i social con le nostre foto, seguite dagli hashtag #invasionidigitali #invadilafrancigena e #weareinpuglia, abbiamo trascorso un’intera giornata tra chiese rurali ed edicole sacre in territorio coratino, pinacoteca di arte contemporanea, torre dell’orologio e centro storico a Ruvo di Puglia, concattedrale di San Pietro a Bisceglie.

Standard