Generalmente i campanili delle cattedrali sono alti e ben visibili, ma quanta fatica inutile abbiamo fatto io e la mia ragazza per trovare la cattedrale di Salerno? Eravamo a poco più di 50 metri e non ce ne siamo accorti: l’attesa però è stata premiata.
La sera prima avevamo visitato la splendida cattedrale di Nola (seguirà un post ad hoc) e non vedevamo l’ora di ammirare quest’altro capolavoro. Dopo aver imboccato la strada giusta, abbiamo visto svettare da lontano il campanile arabo-normanno e non abbiamo avuto più dubbi sulla direzione da prendere.
Una volta salita la scalinata, eccoci entrare nel portico ricco di intarsi policromi, bassorilievi e sarcofagi istoriati. La cattedrale di Salerno è un concentrato di stili e di rimandi: l’abbazia di Montecassino, l’architettura islamica, la basilica di Sant’Apollinare a Ravenna.
Quando si entra, non si può fare a meno di lasciarsi ammaliare dalle absidi arricchite da mosaici: una volta lì sotto, ci si lascia sovrastare dalla figura della Vergine immacolata, un’opera d’arte dall’enorme potenza. Da sottolineare la particolarità dell’ambone, il cui stile ancora una volta suggerisce una commistione con l’islam.
Da non perdere per nessuna ragione al mondo la visita alla cripta: sembra di entrare in uno scrigno pieno di pietre preziose, per quanto sia colorata e sgargiante con i suoi marmi policromi, gli affreschi dalle cornici dorate e le luci che valorizzano del tutto queste opere. Qui sono conservate le spoglie di San Matteo, patrono della città.
Alla fine della visita, non si può non avvertire il senso di ricchezza per aver ampliato il proprio bagaglio di conoscenze.
Confermo: è un coacervo di stili.
Sai quale detto ci portiamo noi salernitani?
Che abbiamo due facce come san Matteo.
Indovini perchè?
L’imponente duomo venne edificato per motivi politici ( farsi amare dal Papa è sempre utile..) da quel furbone di Roberto il Guiscardo, sposo di quella meravigliosa Sichelgaita, figlia del longobardo Guaimario IV, principe di Salerno.
Lui, con l’astuzia, prese la città ( grazie ad un tradimento) e soppiantò i longobardi nella guida di Salerno.
Gongolo per le foto che sai scattare con perizia rara.
Gongolo e mi riempio di orgoglio ( positivo però) come una mamma che vede lodato suo figlio..
Impegni permettendo, cerco il materiale promesso.
Un boccone te lo posso digitare subito, però.
Il campanile reca chiare impronte normanne e arabe.
Potrei scrivertene tante sul quadriportico, antipasto di quanto hai potuto visitare.
Esso è anticipato da un portone dove due leoni accucciati sembrano sorvegliare la Cattedrale.
In realtà una è una femmina che allatta i piccoli.
Il portale centrale è di matrice bizantina, di bronzo ed è stata fusa a Costantinopoli.
Uno degli amboni venne costruito da una delle più potenti famiglie salernitane, i Guarna. E’ il mio preferito.
Esso fu restaurato già nel 1700 e costò una cifra considerevole, come puoi intuire. L’altro è di Matteo d’ Aiello e te ne potrei scrivertene qualcosa, ma non ho tempo.
Le fonti raccontano che ( annata 1081) il nostro duomo ospita le reliquie dell’apostolo Matteo, patrono della città. Molti studiosi mettono in dubbio l’identità di quelle ossa: parliamo di medioevo e del famigerato traffico di ossa, e reliquie varie.
Perdonami la logorrea..:)
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Grazie per tutte queste info!!!
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Ciao, potresti essere così “buon salernitano” da fornirmi ulteriori informazioni sul duomo di san Matteo? In particolare, quali sono le misure della cassa dell’ambone d’Aiello? Sto svolgendo uno studio su alcuni particolari decorativi dei due amboni e quello delle misure è un dato che mi manca. Grazie mille.
Giuseppe Oddo
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Cercherò…ok
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…riguardo alle misure cerco di vedere su qualche testo dedicato da mio padre, ma solo il sovrintendente o uno uno che lavora e beni culturali ti sa dare queste misure
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Chiudi un occhio, carissimo Donato, sugli errori di digitazione…mi emoziona poterti raccontare sulla città che mi ha visto venire al mondo..
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Non me ne sono neanche accorto!
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Ho deciso, entro notte ti “ribloggo”..
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😀
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“…sembra di entrare in uno scrigno di pietre preziose”.
Una similitudine accattivante 🙂
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Eh tutto merito della fantasia della mia ragazza 😉
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L’ha ribloggato su Alchimiee ha commentato:
Il mio cuore batte per lei, la “Hippocratica civitas” sede della più antica università di medicina della storia italiana ( Bologna è venuta dopo)
Le foto di Donato son pura goduria per me..
E lo ringrazio, aspettandolo per un caffè, per un gelato o per una pizza
O per tutti e tre.
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Bellissima la sede dell’antica università! Le maioliche blu di cui è ricoperta a che epoca risalgono?
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Intendi l’ultima sede all’interno del Duomo, quella che è nota come cappella di Santa Caterina di Alessandria ( protettrice della SMS)??
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No intendo la prima sede, quella che si trova in pieno centro storico.
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Forse ho capito…ma ti riferisci al Museo vero?
http://www.museovirtualescuolamedicasalernitana.beniculturali.it/it/
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Sì! La chiesa di San Gregorio! Non ricordavo il nome..
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Se parli di maioliche credo, decisamente, che tu intenda la meravigliosa Chiesa di San Giorgio in via Duomo…un’apologia del barocco con opere straordinarie del Solimena e di Andrea Sabatini .
http://www.santagostinosalerno.it/index.php/unita-pastorale/chiesa2?jjj=1465561899875
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Beh, sono contenta che tu e la tua ragazza abbiate potuto ammirare queste bellezze. Grazie per averci reso partecipi di questi tesori. Un sorriso. Lila
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🙂
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